Bollettino IACM del 25 Luglio 2000
- Scienza/USA: L'uso della marijuana e del THC é sicuro nei pazienti con AIDS che assumono degli inibitori della proteasi
- Scienza: Notizie al meeting della ICRS (II)
- Germania: Rifiuto delle applicazioni dell'uso medico della cannabis da parte dell'Istituto Federale per i Prodotti Medici e Farmaceutici
- Notizie in breve
Scienza/USA: L'uso della marijuana e del THC é sicuro nei pazienti con AIDS che assumono degli inibitori della proteasi
AIDS che assumono degli inibitori della proteasi
Il primo studio statunitense che utilizzava la marijuana per le persone con HIV ha scoperto che fumare la pianta non interrompe l'effetto dei farmaci antiretrovirali che mantengono il virus sotto controllo.
I risultati furono presentati il 13 luglio alla 13ma Conferenza internazionale sull'AIDS a Durban in Sudafrica. Il professor Donald Abrams e i colleghi del General Hospital di San Francisco si erano limitati ad una analisi rispetto alla sicurezza della marijuana piuttosto che alla sua efficacia. Le 67 persone che partecipavano allo studio vennero tenute all'interno dell'ospedale durante il periodo di studio durato 21 giorni.
I ricercatori erano particolarmente interessati a studiare la gente sottoposta a regimi farmacologici che contengono degli inibitori della proteasi, dal momento che il THC viene metabolizzato dallo stesso sistema nel fegato rispetto a questi farmaci. I partecipanti erano divisi in tre gruppi, con un set che fumava marijuana (3,95% di THC), un altro che prendeva delle capsule di dronabinolo per via orale (3x2,5 mg al giorno), e un terzo che prendeva delle capsule placebo per via orale.
In tutti i gruppi il livello del virus nel sangue scendeva o rimaneva non riscontrabile con i test correnti. Non vi era una differenza statisticamente rilevante tra i tre gruppi, coloro che prendevano il THC o la marijuana avevano dei livelli leggermente inferiori. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che coloro che usavano il dronabinolo (THC) o la marijuana sperimentavano dei significativi aumenti calorici e aumentavano di una media di 3,5 kili (gruppo con la marijuana) e
di 3,2 kilogrammi (gruppo con il THC), paragonati ai 1,3 kg nel gruppo placebo. Non vi era una significativa differenza tra la marijuana e il THC rispetto agli effetti collaterali e ai benefici.
"Adesso che abbiamo dimostrato la sicurezza in una popolazione tanto vulnerabile quanto la gente affetta da HIV, Io penso che questo fatto pavimenti la strada per fare degli studi sulla efficacia," sostiene Abrams. In effetti lui spera di iniziare entro breve tempo a studiare l'uso della marijuana fumata per i pazienti di cancro per vedere se si può controllare la nausea e il dolore.
(Fonti: San Francisco Examiner del 13 luglio 2000, File del poster presentato alla Conferenza di Durban prodotto da D. Abrams)
Scienza: Notizie al meeting della ICRS (II)
In basso vi sono alcuni risultati ulteriori recenti della ricerca presentati al meeting annuale della International Cannabinoid Research Society (Società internazionale di ricerca sui Cannabinoidi (ICRS) dal 22 al 24 giugno negli USA (Cfr. l'ultimo bollettino del 14 luglio presso il sito www.acmed.org).
(1) Un gruppo di ricerca alla Università del Massachussets /USA investigava gli effetti antiproliferativi e antitumorali dell'acido ajulemico (CT3). L'acido ajulemico é un derivato del metabolita non psicotropo del THC il THC-COOH. A dosaggi più alti esso causa la riduzione della proliferazione in molte linee cellulari. Le scoperte preliminari nei modelli di tumore con le cellule del glioma C6 dimostravano l'allungamento del tempo di sopravvivenza dopo la somministrazione di questo acido. La applicabilità dell'acido ajulemico nel trattamento di certi cancri è sotto investigazione. (Fonte: Abstract di Sumner Burstein, et al)
(2) Un gruppo di ricerca britannico analizzava gli effetti dei cannabinoidi nella sclerosi multipla sperimentale. La sclerosi multipla sperimentale era indotta nei topi. Essi derivavano tremore e spasticità. La riduzione dei sintomi era osservata seguendo la amministrazione degli agonisti recettori del CB1 (THC, WIN 55, 212, metanandamide), la somministrazione dell'agonista CB2 (JWH-133), e la somministrazione di sostanze che aumentano i livelli di endocannabinoidi (AM 404, AM 374). In contrasto, gli antagonisti del recettore CB1 e CB2 peggioravano il tremore e la spasticità. Si può concludere che il sistema dei cannabinoidi controlla il tremore e la spasticità associati al danneggiamento dei nervi. Questo fattore può essere utilizzato dal punto di vista terapeutico. (Fonte: Abstract di David Baker, et al)
(3) Dei ricercatori italiani investigavano la associazione della attività dell'enzima idrolase dell'anandamide (idrolase dell'amide dell'acido grasso = FAAH) e l'aborto spontaneo. 120 donne in cinta vennero divise in due gruppi, uno con dei livelli bassi e uno con livelli alti di FAAH, misurate tra la settima e la ottava settimana di gravidanza rispetto ai linfociti del sangue. Durante il follow-up 15 soggetti su 15 nel gruppo a basso FAAH rispetto a solo 1 soggetto su 105 nel gruppo ad alto FAAH abortivano. Dei livelli eccessivi dell'anandamide degli endocannabinoidi nell'utero potrebbero essere responsabili per il fallimento della gravidanza e l'alto FAAH sembra prevenire questo. La attività FAAH e la espressione potrebbe costituire un marcatore utile dell'aborto spontaneo.(Fonte: Abstract di Mauro Maccarone, et al)
(4) Un gruppo israeliano investigava dei metaboliti del CBD (cannabidioli) con riguardo ai possibili effetti terapeutici. I risultati dimostravano che i metaboliti naturali e i loro analoghi dimetil-eptilici sono antinfiammatori, gli acidi di più che i metaboliti idrossici. (Fonte: Abstract di Susanna Tschilibon, et al)
Germania: Rifiuto delle applicazioni dell'uso medico della cannabis da parte dell'Istituto Federale per i Prodotti Medici e Farmaceutici
L'Istituto Federale per i Prodotti Medici e Farmaceutici a Bonn, un istituto subordinato del Ministero della Sanità, la scorsa settimana rifiutava le domande di alcune persone richiedenti la approvazione per le autorizzazioni all'utilizzo terapeutico dei prodotti della cannabis. Nei prossimi giorni sono attesi i rifiuti di tutte le altre domande
Le domande seguivano una decisione della Corte Costituzionale (Bundesverfassungsgericht) del 20 febbraio. La più alta corte tedesca aveva argomentato: "La offerta medica della popolazione é una questione pubblica che può giustificare una approvazione riguardo i casi individuali." In tal modo una relativa domanda non sarebbe "fin dall'inizio senza speranza".
Il dottor Franjo Grotenhermen della IACM: "Nonostante i segnali politici complessivamente positivi e gli sforzi degli ultimi mesi sembra essere auspicabile che alcuni richiedenti si oppongano a questo rigetto di fronte a dei tribunali amministrativi. Al di là di tutte le regole che si riferiscono ai farmaci il generale diniego di un uso medico dei prodotti della cannabis da parte di persone seriamente malate sembra essere sporporzionato. E'' molto gradito il fatto che questa opinione é adottata in maniera crescente da parte di politici. Gli esempi da altri paesi dimostrano che le azioni dei tribunali possono svolgere un ruolo di stimolo nella scoperta di adeguate decisioni politiche."
(Fonte: Lettere dell'Istituto Federale per i Prodotti Medici e Farmaceutici ad alcuni richiedenti, comunicazioni personali)
Notizie in breve
USA:
Un giudice federarle ha aperto la strada per un club di Oakland (California) per distribuire la marijuana per scopi medici, dicendo che il governo non ha provato perché i pazienti seriamente malati dovrebbero vedersi negato il farmaco. La decisione che rompe il terreno del 17 luglio permetterà alla Oakland Cannabis Buyers'Coooperative di procurare la cannabis ai membri che si trovano confrontanti con un danno imminente provenente da una condizione medica serie e che hanno scoperto che le alternative legali alla marijuana non funzionano oppure causano egli intollerabili effetti collaterali. Il giudice distrettuale statunitense Charles R. Breyer modificava una ingiunzione che aveva pubblicato nel 1998, notando che la Nona Corte di Appello gli aveva ordinato di considerare una eccezione per i pazienti che si trovano confrontati con un danno imminente e che non hanno una alternativa efficace legale alla marijuana.(Fonte: AP del 17 luglio 2000, Reuters del 17 luglio 2000)
Germania:
La THC Pharm ha ottenuto il permesso di rifornire le farmacie tedesche con il dronabinolo (THC), permettendogli di preparare delle medicine (capsule, tinture) a partire da questo. Il Dronabinolo della THC Pharm costa 1.200 marchi tedeschi al grammo. Fino ad ora solo il Marinolo importato dagli USA e una preparazioni di dronabinolo da una farmacia a Francoforte sono state reperibili. Le farmacie tedesche che sono interessate a ricevere il dronabinolo e che vorrebbero saper le condizioni per la conservazione del dronabinolo sono invitate di contattare il produttore. e-mail: info@thc-pharm.de.(Fonte:THC-Pharm)
USA:
Un procuratore distrettuale di San Francisco (California) annunciava il 14 luglio che la gente malata locale con 25 dollari e una prescrizione del medico possono ottenere una carta di indentità ufficiale della città che li autorizza ad usare la marijuana. Sotto il programma, un medico deve firmare un formulario in cui si dichiara d'accordo nel monitoraggio della condizione medica del paziente. Le carte sono valide fino a due anni.(Fonte: XINHUA del 14 luglio 2000)
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Conferenza IACM 2022
La 12a Conferenza IACM sui cannabinoidi in medicina si terrà il 20 e 21 ottobre 2022 insieme alla SSCM svizzera a Basilea/Svizzera.
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