Bollettino IACM del 10 Agosto 2013
- USA: Il New Hampshire diventa il 19° stato a legalizzare l'uso medico della cannabis
- Scienza/Umana: Nessun effetto del THC sulla progressione della sclerosi multipla in uno studio a lungo termine
- Notizie in breve
- Un anno fa / 2 anni fa
USA: Il New Hampshire diventa il 19° stato a legalizzare l'uso medico della cannabis
Il 18 luglio il governatore Maggie Hassan ha firmato una legge che rende il New Hampshire il 19° stato a consentire ai residenti gravemente malati di utilizzare la cannabis per curare le loro malattie. "Consentire ai medici di fornire sollievo ai pazienti attraverso l'uso di marijuana medica opportunamente regolamentata e distribuita è la politica compassionevole e giusta per lo stato del New Hampshire e questa legislazione assicura che ci avviciniamo a questa politica nel modo giusto e con le dovute misure per prevenire gli abusi, "ha detto Hassan in un comunicato.
La legge consente ai pazienti affetti da cancro e da altre condizioni di possedere fino a 2 once (circa 56 grammi) di cannabis ottenuti da dispensari senza scopo di lucro. Per qualificarsi per la cannabis medica, i residenti del New Hampshire dovranno essere pazienti del medico prescrivente da almeno 90 giorni ed aver provato altri rimedi. La legge è entrata in vigore con la firma di Hassan, ma rendere il programma operativo potrebbe richiedere fino a due anni. Il disegno di legge prevede una commissione da nominare al più presto possibile per attuare il nuovo sistema. Per i pazienti devono essere emesse carte d'identità speciali che gli consentiranno di ottenere il farmaco dai dispensari e poterlo possedere.
Press Herald del 23 luglio 2013
Scienza/Umana: Nessun effetto del THC sulla progressione della sclerosi multipla in uno studio a lungo termine
In uno studio controllato con placebo con 498 pazienti affetti da sclerosi multipla progressiva, il THC, che è stato somministrato per 36 mesi, non ha avuto effetto sulla progressione rispetto al placebo. Questo è il risultato di uno studio condotto nel Regno Unito e diretto dal Prof. Dr. John Zajicek della Plymouth University Peninsula Schools of Medicine and Dentistry.
Dei 498 pazienti assegnati in modo casuale a un gruppo di trattamento, 329 hanno ricevuto almeno una dose di dronabinol e 164 hanno ricevuto almeno una dose di placebo. E’ stato comparato il punteggio della progressione EDSS (expanded disability status scale) di 145 pazienti del gruppo dronabinol con quello di 73 pazienti del gruppo placebo. Non c'è stata una differenza significativa nemmeno su un'altra scala (MSIS-29-PHYS). Gli autori hanno concluso che "i nostri risultati mostrano che il dronabinol non ha alcun effetto complessivo sulla progressione della sclerosi multipla in fase progressiva. I risultati hanno implicazioni per la progettazione di futuri studi sulla sclerosi multipla progressiva, in quanto tassi di progressione inferiori al previsto potrebbero aver influenzato la nostra capacità di rilevare cambiamenti clinici.
Notizie in breve
Gran Bretagna: Ricoveri ospedalieri dovuti a psicosi ridotti nel periodo della legge sulla cannabis liberalizzata
C'è stato un trend significativamente crescente di ricoveri per psicosi dovuta a cannabis nel periodo 1999-2004. Tuttavia, a seguito della riclassificazione della cannabis da B a C, nel 2004, con una liberalizzazione della legge, c'è stato un cambiamento significativo di tendenza tale da diminuire i ricoveri fino al 2009. A seguito di riserraggio della legge (riclassificazione della cannabis in classe B), nel 2009, ci fu nuovamente un incremento significativo dei ricoveri.
Università di York, Dipartimento di Scienze della Salute, Regno Unito.
Hamilton I, et al. Int J Drug Policy. 15 luglio 2013. [in stampa]
Scienza/Animale: Il THC ha effetti positivi sul metabolismo nei ratti diabetici
Il THC ha avuto un effetto positivo sul metabolismo in ratti con diabete di tipo 2, tra i quali la riduzione del colesterolo, colesterolo HDL e LDL. Gli autori hanno scritto che "questi risultati indicano che il delta-9-THC può svolgere un ruolo protettivo contro l'iperlipidemia e iperglicemia nei topi diabetici."
Istanbul Bilim University, Turchia.
Coskun ZM, et al. Acta Histochem. 8 luglio 2013 [in stampa]
Scienza/Umana: Un motivo per l’auto-medicazione con la cannabis nel ADHD
Diversi studi hanno mostrato cambiamenti nella densità del trasportatore striatale della dopamina (DAT) nel ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività). Gli autori ipotizzano che sia possibile "che l'uso di cannabis e cocaina sia responsabile della minore densità striatale DAT in questo gruppo, il che aiuterebbe a capire la base neurobiologica per la teoria dell’auto-medicazione negli adolescenti con ADHD."
Laboratorio di Medicina Nucleare del Complesso Ospedaliero Santa Casa, Porto Alegre, Brasile.
Silva N Jr, et al. Clin Nucl Med. 12 luglio 2013. [in stampa]
Scienza/Animale: Il CBD protegge contro l'infiammazione in un modello virale di SM
In un modello virale di sclerosi multipla con topi, il CBD (cannabidiolo) ha ridotto l’infiammazione e questo effetto è stato di lunga durata, migliorando i deficit motori nella fase cronica della malattia in congiunzione con una ridotta produzione di sostanze che aumentano l'infiammazione (citochine pro-infiammatorie). Gli autori hanno concluso che "i loro risultati evidenziano gli effetti anti-infiammatori del CBD in questo modello virale di SM e dimostrano il significativo potenziale terapeutico di questo composto per il trattamento di patologie con componente infiammatoria."
Cajal Institute, CSIC, Madrid, Spagna.
Mecha M, et al. Neurobiol Dis. 11 luglio 2013. [in stampa]
Scienza/Cellule: Il CBD e il CBG influenzano la proliferazione delle cellule della pelle
La proliferazione di cellule di pelle umana è stata influenzata dai cannabinoidi cannabidiolo (CBD) e cannabigerolo (CBG). Gli autori hanno concluso che questo "suggerisce (soprattutto per il cannabidiolo) un possibile sfruttamento come composti da utilizzare nello sviluppo di nuove terapie per le malattie della pelle".
Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Teramo, Italia.
Pucci M, et al. Br J Pharmacol. 19 luglio 2013. [in stampa]
Italia: Variazione del contenuto di THC nei prodotti a base di cannabis
In Italia negli anni 2010-2012 la cannabis ha mostrato una elevata variazione del contenuto di THC. La variazione del contenuto di THC varia dallo 0,3% al 31% per la resina di cannabis (hashish) e dallo 0,1 al 19% nelle foglie secche e fiori (marijuana).
Laboratorio di Igiene Ambientale e Tossicologia Forense, Dipartimento di Prevenzione - ULSS12 Veneziana, Italia.
Zamengo L, et al. Drug Test Anal. 19 luglio 201. [in stampa]
Scienza/Umana: La cannabis raddoppia il rischio di cancro al polmone in uno studio a lungo termine
In uno studio della durata di 40 anni l’uso di cannabis è stato associato ad un piccolo aumento del rischio di cancro ai polmoni.
Lo studio ha esaminato uomini (n = 49.321) di età compresa tra 18 e 20 anni, valutati per l'uso di cannabis e di altre variabili rilevanti durante il reclutamento militare in Svezia nel 1969-1970. Nella valutazione di base del reclutamento il 10,5% ha riferito il consumo una tantum di cannabis e l’1,7% ha indicato di averla utilizzata più di 50 volte, designato come uso "pesante". Il fumo "pesante" di cannabis è stato associato ad un rischio raddoppiato di sviluppare il cancro ai polmoni durante il periodo quarantennale nel quale sono stati esaminati.
University of Northern British Columbia, Prince George, Canada.
Callaghan RC, et al. Cancer Causes Control. 12 luglio 2013. [in stampa]
Scienza/Animale: La perdita del recettore CB1 aumenta il deterioramento cognitivo in un modello della malattia di Alzheimer
In un modello della malattia di Alzheimer con topi senza recettori cannabinoidi-1, i ricercatori hanno osservato una ridotta concentrazione della proteina amiloide nel cervello, ma anche delle ridotte capacità cognitive. Gli autori hanno scritto che "i risultati indicano che la carenza di CB1 può peggiorare i deficit cognitivi AD-correlati e sostengono un ruolo potenziale di CB1 come bersaglio farmacologico".
Institute for Pathobiochemistry, Johannes Gutenberg University Mainz, Germania.
Stumm C, et al. Neurobiol Aging. 6 luglio 2013. [in stampa]
Scienza/Umana: Il sistema endocannabinoide è alterato nelle psicosi prima del trattamento
In uno studio sono stati esaminati 95 pazienti con un primo episodio di psicosi e 90 soggetti di controllo sani. I ricercatori hanno trovato una disregolazione del sistema endocannabinoide nei pazienti con psicosi. I pazienti con una storia di uso pesante di cannabis hanno mostrato una disregolazione maggiore rispetto ai soggetti di controllo sani. Gli autori hanno concluso che questa disregolazione "potrebbe contribuire alla patofisiologia della malattia e costituisce un possibile biomarcatore nei disturbi psicotici."
Istituto di Neuroscienze, Ospedale Clinico di Barcellona, Spagna.
Bioque M, et al. Neuropsychopharmacology. 4 luglio 2013. [in stampa]
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Eventi online 2020
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Conferenza IACM 2022
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