Bollettino IACM del 09 Dicembre 2007
- Scienza/USA: Iniziato negli USA studio clinico con il Sativex, estratto di cannabis.
- USA: Il Nuovo Messico vuole stabilire un sistema per la distribuzione e la manifattura della cannabis terapeutica.
- Notizie in breve
- Un anno fa / 2 anni fa
Scienza/USA: Iniziato negli USA studio clinico con il Sativex, estratto di cannabis.
Secondo un comunicato stampa rilasciato dalla GW Pharmaceuticals, la compagnia inglese e il suo partner giapponese Otsuka Pharmaceutical, hanno cominciato uno studio di fase III dello spray di cannabis Sativex, un antidolorifico per pazienti affetti da tumore. La prova di 5 settimane in 336 pazienti, testerà se il farmaco riduce il dolore dei pazienti affetti da tumore a livello avanzato, che non rispondono agli oppiacei. Il principale ricercatore di questo studio è il Dr. Russell K. Portenoy, capo del Dipartimento della Medicina del Dolore e Cure Palliative resso il Beth Israel Medical Center di New York City. Lo studio verrà condotto in circa 40 centri, principalmente negli USA. L’obiettivo primario dello studio è quello di valutare il potenziale ruolo e la dose del Sativex su questi pazienti come aggiunta alle loro preesistenti terapie antidolorifiche.
La GW Pharmaceuticals, crede di poter render noti i primi risultati dello studio il prossimo anno e si aspetta di ricevere nel 2011 l’approvazione direttiva U.S. La Otsuka ha i diritti esclusivi per lo sviluppo e la commercializzazione dello Sativex negli USA. La GW Pharmaceuticals stima che il 40 % dei pazienti affetti da tumore ha dei dolori così forti da giustificare un trattamento con gli oppiacei. Il Sativex è già stato approvato in Canada come antidolorifico per tumori avanzati e sclerosi multipla.
Per ulteriori informazioni:
www.gwpharm.com/
www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=aTIBTT0uLsV8
(Fonti: Comunicato stampa della GW Pharmaceuticals del 26 Novembre 2007, Bloomberg News del 26 Novembre 2007)
USA: Il Nuovo Messico vuole stabilire un sistema per la distribuzione e la manifattura della cannabis terapeutica.
Pazienti, assistenti o enti privati, potrebbero ottenere dei permessi per fornire cannabis secondo il programma di cannabis terapia del Nuovo Messico dal Dipartimento della Salute dello stato, in accordo con le nuove regole comunicate dal dipartimento. Le regole proposte dovrebbero stabilire un sistema di regolamentazione dei permessi, distribuzione e manifattura della cannabis terapeutica. Il dipartimento considera di pubblicare le regole più in là questo mese. Un incontro pubblico sarà tenuto a Santa Fe il 14 Gennaio.
La legge dello stato, entrata in vigore questa estate, permette l’uso della cannabis per il dolore o altri sintomi delle malattie debilitanti quali cancro, glaucoma, epilessia, sclerosi multipla, HIV-AIDS e lesioni del midollo spinale. Dopo che la legge è diventata effettiva il 1 Luglio, il dipartimento ha certificato 74 pazienti come eleggibili al possesso di cannabis. Ciò protegge gli individui dall’incriminazione statale, ma li lascia in condizione di doversi trovare da soli la loro fornitura di cannabis, potenzialmente coltivandola loro stessi o ottenendola da amici o spacciatori di droga. Con le regole proposte, invece, il dipartimento permetterà diversi tipi di produttori autorizzati, come il paziente certificato, l’assistente, una struttura statale o a gestione statale, o un ente privato. Il Nuovo Messico è stato il 12° stato a legalizzare la cannabis per certi usi terapeutici, ma è l’unico dove la legge prevede una produzione e distribuzione della droga a licenza statale.
(Fonte: Associated Press del 4 Dicembre 2007)
Notizie in breve
USA: California and Colorado
Alcuni tribunali in California e Colorado hanno ordinato alla Polizia di restituire la cannabis confiscata ai pazienti ai quail era stato permesso l’uso della droga secondo le leggi dello stato. La polizia ha sostenuto che il possesso di cannabis era illegale secondo le leggi federali. I giudici hanno ribattuto che l’applicazione delle leggi federali sulla droga non annullava la concessione statale di cannabis per motivi terapeutici. (Fonti: New York Times del 30 Novembre 2007, Coloradoan del 4 Dicembre 2007)
USA: Irvin Rosenfeld
Il 20 Novembre 2007 erano 25 anni che a Irvin Rosenfeld, che soffre di una rara malattia ossea, è stato permesso dal governo federale l’uso della cannabis. E’ il più longevo beneficiario di cannabis terapeutica del governo federale. Un tempo erano 13 in questo club esclusivo. Ora ve ne sono solo 5. A nessun nuovo partecipante è stata consentita l’affiliazione dal 1992, ma a chi è nel programma è ancora fornita la cannabis coltivata all’Università del Mississipi, e rollata in sigarette nella Carolina del Nord. Rosenfeld fu la seconda persona negli USA ad avere il permesso federale di fumare cannabis. Il primo, Robert Randall, un paziente affettoda glaucoma e poi da AIDS, morì nel 2001. (Fonti: Virginian-Pilot del 3 Dicembre 2007)
Scienza: Sativex
Il 3 Dicembre, la GW Pharmaceuticals ha annunciato che è cominciata una fase III di prove sul suo estratto di cannabis Sativex, su pazienti affetti da spasticità e sclerosi multipla. Questo test è designato a fornire le basi per l’approvazione direttiva del Sativex nelle indicazioni di spasticità in SM in EURopa. Lo studio mira a fornire risultati verso la fine del 2008. L’obiettivo dello studio è quello di soddisfare le richieste di chiarimenti delle autorità sanitarie relative alla magnitudine degli effetti del trattamento con il Sativex nei “responders” (i pazienti che rispondono al trattamento con il Sativex). (Fonti: Comunicato stampa della GW Pharmaceuticals del 3 Dicembre 2007)
Scienza: HIV/AIDS
Il cannabinoide sintetico WIN55,212-2 fu mostrato capace di annullare la riproduzione del virus HI nelle colture di alcune cellule celebrali e questo effetto era mediato dal recettore CB2. (Fonti: Rock RB, et al. J Neuroimmune Pharmacol 2007;2(2):178-83)
Scienza: Sclerosi Multipla
Un ricercatore inglese ha dimostrato, in un modello animale di sclerosi multipla che i cannabinoidi erano neuroprotettivi ed immunosoppressori, e che potrebbero rallentare il progredire della malattia. Comunque, solo gli effetti neuroprotettivi furono raggiunti con dosi abbastanza basse da essere utili nel trattamento degli umani. Gli effetti immunosoppressori furono raggiunti solo con dosaggi molto alti. (Fonti: Croxford JL, et al. J Neuroimmunol. 23 Novembre 2007 [Pubblicazione elettronica pre stampa])
Scienza: Cannabis dipendenza
In uno studio Danese con 36 soggetti in cerca di trattamento per la dipendenza da cannabis, i partecipanti sono stati seguiti per circa 26 mesi dopo il trattamento. Fu notato che l’intensità dei sintomi da astinenza durante il trattamento, non poteva predire la possibilità di ricaduta durante il follow-up. (Fonti: Arendt M, et al. Am J Addict 2007;16(6):461-7.)
Un anno fa / 2 anni fa
Un anno fa
- Olanda: i governi di Canada, Germania e Italia sono interessati alla cannabis terapeutica dei Paesi Bassi
- USA: sentenza sub judice a sostegno della legge californiana sulla cannabis terapeutica
- Scienza: valutazione della cannabis erboristica da parte di pazienti in uno studio controllato
- Scienza: perché l’uso della cannabis danneggia la memoria ma potrebbe servire contro l’epilessia
2 anni fa
Eventi online 2020
Tutte le informazioni sugli eventi online dell'IACM, compresi i video gratuiti dei webinar con sottotitoli in italiano, si possono trovare qui.
Conferenza IACM 2022
La 12a Conferenza IACM sui cannabinoidi in medicina si terrà il 20 e 21 ottobre 2022 insieme alla SSCM svizzera a Basilea/Svizzera.
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